Un cemento trasparente, quella che sembra una contraddizione in termini è diventata realtà al padiglione italiano dell'Expo di Shanghai, grazie all'i.light, il nuovo "cemento trasparente" messo a punto da Italcementi, su richiesta del progettista del padiglione italiano, Giampaolo Imbrighi e del commissario generale italiano per l'Expo di Shanghai, Beniamino Quntieri.
Sviluppato nei laboratori di Bergamo, il nuovo prodotto garantisce la trasparenza miscelando secondo un'innovativa formulazione cemento e additivi, che grazie a una straordinaria fluidità legano una matrice di resine plastiche in un pannello che unisce alla robustezza caratteristica del materiale cementizio la possibilità di far filtrare la luce dall'esterno verso l'interno, e viceversa.
Grazie a questa soluzione, per la prima volta è possibile un utilizzo industriale del "cemento trasparente": Le resine, opportunamente inserite in questo particolare impasto - spiegano i ricercatori -, hanno delle prestazioni di trasparenza migliori delle fibre ottiche, sperimentalmente utilizzate finora in questo campo, ma soprattutto costano molto meno, consentendone l'applicazione su larga scala.
I 3.774 pannelli, realizzati con 189 tonnellate di "cemento trasparente", ricoprono una superficie complessiva di 1.887 metri quadri, circa il 40% del totale del Padiglione, creando una sequenza di luci e ombre in continua evoluzione nel corso della giornata. L'effetto trasparenza si coglie, dall'esterno, soprattutto nelle ore notturne, quando con il buio il "cemento trasparente" lascia filtrare le luci interne. Stando dentro il padiglione, invece, durante le ore del giorno si ha la chiara percezione delle variazioni di luminosità dell'ambiente esterno.
I 3.774 pannelli, realizzati con 189 tonnellate di "cemento trasparente", ricoprono una superficie complessiva di 1.887 metri quadri, circa il 40% del totale del Padiglione, creando una sequenza di luci e ombre in continua evoluzione nel corso della giornata. L'effetto trasparenza si coglie, dall'esterno, soprattutto nelle ore notturne, quando con il buio il "cemento trasparente" lascia filtrare le luci interne. Stando dentro il padiglione, invece, durante le ore del giorno si ha la chiara percezione delle variazioni di luminosità dell'ambiente esterno.
Utilizzato per la prima volta a Shanghai, per il futuro il materiale si propone come componente architettonica con funzioni diversificate e fra loro integrabili, come ad esempio l'internal lightening (tecniche di ombreggiamento/diffusione della luce).
Che cos'è il cemento trasparente
03 maggio, 00:01E' cemento ma è trasparente. La trasparenza del materiale è dovuta alle particolari tecnologie adottate nell'uso dei materiali: cemento, additivi e resine. L'impasto ha le caratteristiche e la fluidità necessarie per fissare nei pannelli le resine, consentendo il trasporto ottico della luce e delle immagini senza per questo alterare le caratteristiche di isolamento e di robustezza tipiche del materiale a base cementizia.
Le resine sono speciali polimeri che i ricercatori Italcementi hanno selezionato per questo tipo di applicazione. Possono avere differenti colorazioni, interagendo sia con la luce artificiale che con quella naturale, creano una luce calda e morbida all'interno dell'edificio e un'immagine di chiaro nitore all'esterno.
I ricercatori Italcementi hanno dunque individuato la giusta formulazione di un premiscelato che consente di mantenere queste resine plastiche all'interno del materiale cementizio, per sua natura opaco, senza creare fessure e comprometterne la struttura.
Questa soluzione, senza ricorrere alle più costose fibre ottiche, è quindi particolarmente adatta per una produzione industriale e per un mercato diffuso del “cemento trasparente” e offre un maggiore effetto di luminosità, poiché le resine sono in grado di sfruttare angolazioni di incidenza della luce molto superiori a quelle delle fibre ottiche.
Altra peculiarità del cemento trasparente ideato per Shanghai riguarda la fase di lavorazione. Nonostante la complessità del materiale, questo cemento può essere gettato “in forme” direttamente in cantiere, riducendone fortemente i costi.
Anche le performance meccaniche del cemento trasparente sono molto interessanti. Allo stato attuale sono stati messi a punto i pannelli pre-fabbricati, che possono avere dimensioni anche molto grandi.
I pannelli trasparenti (e “semi-trasparenti”, ovvero ca ratterizzati da un grado di trasparenza ridotto del 50% per esigenze architettoniche) realizzati per l'Expo con questo materiale sono 3.774 e coprono una superficie complessiva di 1887 m², circa il 40% del totale dell'involucro del Padiglione, creando nell'edificio di Shanghai una sequenza di luci e ombre in continua evoluzione nel corso del giorno.
L'edificio visto dall'esterno, grazie a 189 tonnellate di cemento trasparente, con il buio farà filtrare le luci interne, mentre da dentro mostrerà le variazioni di luminosità esteriori durante la giornata.
I pannelli utilizzati a Shanghai hanno una dimensione di 500x1000x50 mm, con un grado di trasparenza pari al 20% della loro superficie. Rispetto alle prestazioni statiche, sulla base di test effettuati in laboratorio, i pannelli trasparenti, in prova di flessione su tre punti, sono in grado di sostenere un carico elastico pari a circa 2 kN; il carico massimo a rottura rilevato è di circa 8 kN. Ogni pannello pesa circa 50 kg.
Questa soluzione, senza ricorrere alle più costose fibre ottiche, è quindi particolarmente adatta per una produzione industriale e per un mercato diffuso del “cemento trasparente” e offre un maggiore effetto di luminosità, poiché le resine sono in grado di sfruttare angolazioni di incidenza della luce molto superiori a quelle delle fibre ottiche.
Altra peculiarità del cemento trasparente ideato per Shanghai riguarda la fase di lavorazione. Nonostante la complessità del materiale, questo cemento può essere gettato “in forme” direttamente in cantiere, riducendone fortemente i costi.
Anche le performance meccaniche del cemento trasparente sono molto interessanti. Allo stato attuale sono stati messi a punto i pannelli pre-fabbricati, che possono avere dimensioni anche molto grandi.
I pannelli trasparenti (e “semi-trasparenti”, ovvero ca ratterizzati da un grado di trasparenza ridotto del 50% per esigenze architettoniche) realizzati per l'Expo con questo materiale sono 3.774 e coprono una superficie complessiva di 1887 m², circa il 40% del totale dell'involucro del Padiglione, creando nell'edificio di Shanghai una sequenza di luci e ombre in continua evoluzione nel corso del giorno.
L'edificio visto dall'esterno, grazie a 189 tonnellate di cemento trasparente, con il buio farà filtrare le luci interne, mentre da dentro mostrerà le variazioni di luminosità esteriori durante la giornata.
I pannelli utilizzati a Shanghai hanno una dimensione di 500x1000x50 mm, con un grado di trasparenza pari al 20% della loro superficie. Rispetto alle prestazioni statiche, sulla base di test effettuati in laboratorio, i pannelli trasparenti, in prova di flessione su tre punti, sono in grado di sostenere un carico elastico pari a circa 2 kN; il carico massimo a rottura rilevato è di circa 8 kN. Ogni pannello pesa circa 50 kg.
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