Buonasera ragazzi,
oggi ospitiamo Vito, di Travel365 con un interessante Guest Post! Ci parlerà dell'Opera dei Pupi di Palermo!
"La Sicilia, senza ombra di dubbio, è
una delle regioni più belle d'Italia, da sempre meta ideale per
qualsiasi viaggiatore, dal giovane “turista da spiaggia” in cerca
di divertimenti fino al classico cultore dell'arte e della storia,
passando naturalmente per le famiglie con bambini. Non a caso la
città di Palermo, capoluogo di regione, è stata inserita nella
classifica
di Travel365 delle città italiane più belle.
Proprio questa estate, io, mia moglie
ed il nostro piccolo Matteo, abbiamo trascorso le vacanze estive dai
nonni, a Palermo. In questa occasione abbiamo potuto ammirare tutte
le meraviglie di questa città, che come già detto, riesce davvero a
soddisfare ogni tipologia di turista.
Abbiamo visto la Cattedrale,
Palazzo dei Normanni e il Teatro Massimo, capolavori
che spaziano dall'arte arabo-normanna a quella gotico-chiaromontana
fino al neoclassico che, proprio nel Massimo, raggiunge la sua
massima espressione!
Abbiamo pure trovato il tempo di
gustare la sensazionale bontà del cibo da strada nello
storico mercato della “Vucciria”. Tuttavia, tra tutte le
cose che abbiamo visto, una in particolare ha colpito l'attenzione
del piccolo Matteo: uno spettacolo dell'Opera
dei Pupi.
La tradizionale Opera dei Pupi non è
altro che una particolarissima tipologia di teatro delle marionette
tipica delle regioni dell'Italia meridionale, la cui trama è
incentrata sulle gesta dei paladini guidati dalla grande
figura storica di Carlo Magno. Oggi l'Opera è una delle più antiche
tradizioni siciliane, e in un certo senso rappresenta le profonde
radici culturali di questa terra, segnata da secoli di dominazioni da
parte delle più importanti civiltà che la storia ricordi.
I pupi siciliani sono marionette ben complesse, che si differenziano dai burattini in quanto questi ultimi compaiono solo a mezzo busto e sono mossi dal basso dalla mano del burattinaio.
Le marionette invece sono mosse dall'alto, grazie ad una croce alla quale sono attaccati i fili che sorreggono le varie parti del "pupo". Generalmente sono nove fili: uno per arto, e poi uno per la testa, due per le tempie, uno per la schiena e uno per il petto.
Ce ne possono essere anche altri, così come avviene negli spettacoli più importanti, per consentire movimenti più particolari come per esempio il movimento dei vestiti, come mossi dal vento, o il drizzare dei capelli o l'estrarre una spada.
I pupi sono generalmente fatti di legno, anche se tra i souvenir se ne trovano di materiali fra i più disparati, e sono alti generalmente fra i 30 e i 50 cm.
Ad ogni modo, mio figlio, che ha da
poco compiuto 5 anni, è rimasto letteralmente incantato dalla magia
sprigionata da quei “pupi” di legno, che sembravano
davvero diventare animati grazie all'incredibile bravura del “puparo”
detto anche “cuntastori” (cantastorie). Questo signore
riusciva, con la sua arte, a coinvolgere grandi e piccini. Noi
spettatori siamo stati letteralmente rapiti dalle vicende
raccontante, al punto tale da affezionarci ai personaggi ed
immedesimarci negli stessi in maniera notevolmente amplificata
rispetto a quanto avviene con le moderne produzioni televisive e
cinematografiche.
E' davvero difficile trovare i giusti termini per
descrivere a parole la luce che illuminava gli occhi del mio piccolo
Matteo, ma non lo avevo mai visto così attento ed interessato a
qualcosa. D'altronde, proprio per il suo immenso valore culturale,
l'Opera dei Pupi è stata inserita nel 2008 tra i Patrimoni
Orali e Immateriali dell'Umanità UNESCO.
Dato che il mio bambino ha apprezzato
così tanto i Pupi (non riusciva a smettere di fantasticare ad alta
voce su paladini, belle da salvare e lotte), ho pensato bene di
portarlo a visitare il Museo
Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino,
uno dei più importanti centri di tradizioni popolari della città.
In questo luogo spettacolare abbiamo visto gran parte della vasta
collezione che vanta circa 3.500 marionette. Purtroppo in
quello stesso giorno, il personale del museo era impegnato a
riorganizzare la videoteca; per questo motivo non abbiamo potuto
accedere alla sala video in cui vengono proiettati gli spettacoli
storici.
Tirando le somme, grazie a questa
occasione, ho avuto modo di trascorrere una bellissima giornata
insieme alla mia famiglia, alla scoperta di una delle tradizioni
caratteristiche che rendono unica la cultura siciliana.
Consiglio questa esperienza a chiunque abbia voglia di investire del
tempo facendo qualcosa di meraviglioso insieme ai propri figli, a
chiunque voglia intraprendere un viaggio appassionante nel passato,
lontano da tutte le diavolerie di moderna concezione dal quale siamo
giornalmente assuefatti. "
Vito di Travel365
Bello.. molto interessante ! G.M.
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